Martinetti tra Pericle e Platone

Presso di noi le doti fondate sulla superiorità fisica non hanno certo perduto ancora tutto il loro prestigio; ma la selezione sociale si opera in generale in base ad altri principii; l'aristocrazia che essa tende a costruire è soprattutto un'aristocrazia intellettuale e culturale, e l'istituto sociale, in cui si riassume quest'opera di preparazione e di selezione degli elementi sociali, è l'Università”

E’ possibile ritrovare lo stesso richiamo all’importanza dell’istruzione e del sapere, nella filosofia platonica. Già nel V sec a.C. il filosofo greco nelle sue opere, in particolare ne “La Repubblica”, afferma che soltanto la conoscenza rende i governanti capaci di compiere il loro dovere in modo virtuoso, ponendo così l’educazione come discriminante di quella minoranza di uomini destinati a governare. Tutto questo potrebbe portare ad un’ aristocrazia del sapere e dei migliori, in cui il potere è gestito da uomini che possiedono le capacità per guidare la collettività, e che pertanto compiono le loro scelte con saggezza, interessandosi unicamente al bene comune.

Il pensiero di Martinetti può, inoltre, essere considerato in linea con ciò che sostiene Pericle, politico ateniese che guidò il partito democratico e la politica di Atene dal 461 al 429 a.C., nel discorso “Qui ad Atene facciamo così”. Infatti, egli afferma che “quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come atto di privilegio,[bensì] come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento”. In questo senso va letto il monito di Martinetti ai giovani universitari canavesani che, non avendo preoccupazioni materiali, possono impegnarsi a svolgere il ruolo di comando assegnato loro dalla Storia. Martinetti afferma, infatti, che la collettività si è sempre organizzata attorno a un gruppo superiore,il quale, nella cultura moderna, è definito come “aristocrazia intellettuale e culturale” e che la cultura di un paese  deve essere misurata attraverso il livello medio di cultura della classe dominante.

Menu